Il Centro di Studi e di Applicazione della Psicologia Relazionale di Prato è una Associazione fondata nel 1979 che svolge attività cliniche, formative e di ricerca nel campo della Psicologia Relazionale.
Il Centro è sede affiliata del Centro Studi di Terapia Familiare e Relazionale di Roma (Presidente: Prof. L. Cancrini) e in quanto tale è Scuola di Specializzazione in Psicoterapia, riconosciuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica con D.M. del 29/09/94 e D. M. del 25/05/01.
I corsi sono organizzati in accordo con il regolamento per il riconoscimento degli istituti abilitati ad attivare corsi in psicoterapia, D.M. n. 509 dell’11 dicembre 1998, ai sensi dell’art. 17, comma 96, L. 15/5/97 n. 127 e successive modificazioni, G.U. n. 37 del 15/2/99.
Da gennaio 2010 a giugno 2016, il Centro è stato la sede della Società Italiana di Psicologia e Psicoterapia Relazionale (S.I.P.P.R.), di cui il prof. Gianmarco Manfrida era Presidente e di cui i didatti del Centro Sudi sono tutti soci ordinari.
Nel 2017 ha ottenuto l’accreditamento standard come Provider per la Formazione Continua in Medicina (ECM) – Codice identificativo 4290.
“Il Centro Studi è un posto dove si dice quello che si fa
e soprattutto si fa quello che si dice”
Il Centro è attivo da oltre 30 anni, come sede formativa della Associazione nazionale Centro Studi di Psicologia Relazionale di Roma (Presidente prof. Luigi Cancrini).
Dal 1985 è sede affiliata e vi lavora la medesima equipe didattica, costituita da terapeuti che hanno svolto una formazione integrativa quinquennale per essere riconosciuti come didatti dell’associazione: da allora, ogni anno sono stati attivati gruppi di formazione, per circa 420 terapeuti formati.
Dal 2004 il Centro ospita il numero massimo di allievi consentiti per decreto ministeriale.
Il Centro ha scambi regolari di insegnanti e di allievi con i seguenti istituti esteri:
Fin dalle origini, il Centro si è proposto lo scopo di fornire agli allievi una formazione pratica, ricca di esperienze di terapia in supervisione diretta e indiretta, tale da consentire realmente l’assunzione di una responsabilità terapeutica e lo svolgimento di una attività professionale con individui, coppie e famiglie.
Il modello pedagogico ha poco di accademico ed è stato paragonato da alcuni allievi a quello di una bottega artigiana, dove l’allievo dà fin dall’inizio il suo contributo e progressivamente acquisisce, con abilità e competenza, anche libertà di manovra e maggiore responsabilità. Gli stessi didatti seguono il gruppo per tutto il percorso formativo, garantendo una relazione personalizzata e coinvolgente.
Nel corso della formazione, gli allievi sono incoraggiati a svolgere ricerca con l’aiuto dei didatti, a presentare i risultati a convegni e a pubblicarli; occasioni di lavoro, di approfondimento culturale, di scambio con altre scuole sono costantemente promosse.
La caratterizzazione del Centro come associazione senza fini di lucro garantisce il reinvestimento delle entrate in attrezzature e iniziative del Centro.